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Visualizzazione dei post da aprile, 2007

Guidare, oh oh

Mi capita di riflettere. Spesso, in macchina. E lì vedo e conto quelli che, come me, guidano le proprie vetture. Conto che non c'è (quasi) nessuno (me compreso) accompagnato da altri, conto quanti mi sembrano nascondersi dietro questi enormi occhialoni da sole e, soprattutto, NON ne conto uno che sorrida . Sembrano tutti scontenti. Meta = dolore? Insomma, non pretendo che siano tutti allegri e pulsanti di gioia ma mi sembra di stare in un lago di pesci che sguizzano infelici. Che sia il giudare? Possibile che sia solo il traffico? E possibile che nessuno si accorga del proprio stato emotivo e non reagisca? Ma lo noto solo io?

Tombola

Mi son messo tutto d'impegno a fare sta tombola per l'asilo e fortuna vuole che sto procedendo svelto come immaginavo. Domani mattina, giornata del Gran ritorno in ufficio, avrei voglia di fare una bella corsa pre lavoro - io la sveglia la regolo, poi vediamo se va tutto in porto. Non mi manca solo la corsa, è da un pò che non disegno e la mia mano freme. Oggi siamo stati a una biciclettata in famiglia organizzata dal comune (o dalla parrocchia, ma fa uguale...), cmq un sacco di gente e tanto ottimo sole. Un bel giro e bell'aria hanno accompagnato i nostri, alla fine, addoloranti culi su sella. Sto procedendo con American Gods di Gaiman. Bello anche se non pensavo fosse così vero , con diverse scene di sesso che, onestamente, non avevo mai affrontato con Gaiman, in qualche modo non le vedevo neanche sue. Il libro, sono a metà, rimane naturalmente ottimo e ricco di spunti e idee. Ora vado a letto. Mi chiama. Leggo, appoggio, dormo, corro.

A letto e senza cena

Oggi mi sto riprendendo dalla malattia - l'ennesima brutta febbre condita da gastroenterite e tonsillite, che mi ha costretto a rimanere a letto per quasi 4 giorni di fila. L'unico vantaggio , se proprio vogliamo chiamalo così, è stato quello di farmi perdere 4 kg . Perfino entrare nella fase di sonno è stato prima difficile, poi ansioso e opprimente. Ricordo che appena mi assopivo mi sentivo dentro la camera ma piena di numeri e che dovessi aspettare il mio (485 o 584, non ricordo) o che mi mancasse il numero per avere diritto di dormire. Non che ci fosse qualcuno, ma ero oppresso che non fosse tutto in ordine per passare e non allora stavo lì senza poter cadere nel sonno profondo e sognare. Oggi per lo meno mi muovo con più disinvoltura e mi permetto di navigare in rete 1 oretta, per rinfrescarmi un pò . Vorrei correre ma ancora non me la sento. Devo con urgenza finire anche la tombola per l'asilo che, con la malattia, è ovviamente ferma alle 30 righe di codice per c

La bella solitudine

Sta sera sono solo. La mia lei è a letto, ammalata, e quindi la piccola le fa compagnia. Io son qui, davanti allo schermo, che conto il tempo progettando la tombola della festa d'estate per l'asilo.. ...Ovviamente in ritardo . Cmq il carico di lavoro non mi sembra così impegantivo e ho circa 3 settimane. Quindi la serata si articolerà di progettazione, lettura, firma contratto scolastico (che, in completo stile italiano, mi è arrivato settimana scorsa anche se ho già finito la collaborazione) e poi, credo, nanne. Domani si torna a scuola per un altro esame. In realtà una "scusa" per riprendermi il libro imprestato al professore, fare due piacevoli chiacchere (e sperare di offrirgli il caffè che puntualmente paga lui) e rivedere i ragazzi. Intanto Sogno , anzi progetto, come imbrattare la mia casa e, chissà, darci un tono più stimoloso (volevo scrivere design ma non ci sta) o forse creativo, da espressione in qualche modo del pensiero kaizen. E poi ci sono i metri di t

Indirizzo erroneo

Mi rendo conto che l'educazione dei figli è forsa la sfida più grande che ci sia. La mia piccola, dopo una settimana di malattia e conseguenti super coccole, è entrata in una fase ribelle, rispondona e disubbidente. Io, per risposta, urlo e talvota le tiro le orecchie. Disidicevole, ma fino a oggi non son riuscito a trovare altre azioni più efficaci. Il bello è che non funzionano . Mi chiedo se riuscirò a raggiungere lo stesso risultato toccato dai miei su di me. Mi chiedo anche se è solo merito loro, o se in qualche modo io abbia contribuito con il mio carattere nello sviluppo di quello che sono. Mi chiedo se ce la farò assieme alla mia compagna che non ha la mia stessa visione della vita, che spesso fa del disorodine un arte e che non possiede quell'amore per la casa che desiderei. Inoltre sono troppi i litigi - una via senza dare precedenza. Al momento esprimo la mia energia al meglio nella corsa e, in qualche modo, credo di non essere capito. Forse fuggo, cedo, lascio perde

Segni.. forse.

L'altra sera stavo per andare a letto che, tack (zapping pre-sonno), becco SFIDE su rai3. Il servizio era sul parkour in Italia. Un caso ? A me piace pensarlo come un segno, una specie di « guarda qua.. lo fai anche tu, continua ». Queste situazioni mi sono capitate spesso e, quando mi succedeva di non coglierle, in qualche modo credo di aver perso qualcosa. Che fosse dell' energia o un' opportunità o uno stimolo , non ascoltare significava non seguire una specie di linea giuda, un binario che aveva collimato positivamente la mia via. Esagero? Mah, cmq intanto mi è arrivato Jump Britain , il dvd ufficiale del free running. Inutile perderci le ovvie parole di elogio ma soprattutto di entusiasmo. Invece ho mollato dopo pagina 40(circa) il nuovo libro di Alan Moore , la voce del fuoco . Il primo capitolo non mi andava giù, non riuscivo a seguirne la narrazione. Ho deciso di gettarlo nell'angolo ascoltando la vocina della testa e son passato a Neil Gaiman, con American

Settimana di esami

... e mentre McGee cerca artisti per i suoi concept, io seguo il mio primo esame . La tensione è alta, il professore divide in due aule le due classi, al sottoscritto va quella che viene ritenuta dai giovincelli la più fortunata. I ragazzi, in effetti, non sembrano aver studiato moltissimo e sperano nei soliti mezzi alternativi . In effetti aiuto o, per le meno, cerco di non essere troppo severo. A una domanda sui formati grafici, di cui TIFF era il 70% della risposta, mi son permesso di dare delucidazioni sul questito e finire con un « Ragazzi, io faccio il tifo per voi.. ». Spontanea, mi ha divertito molto. In aula respiro di nuovo, come ai tempi dei miei esami, quella tipica tensione solo che, questa volta, sono io a dire « silenzio...! ». ... Uhm, magari qualche cosa da mandare a McGee ce l'ho anch'io.